Il Play It Loud Fest è un ricordo consegnato (purtroppo) troppo presto al passato, ma ci pensano i Vanexa a ridare un lustro al ricordo mai sopito del festival con “Metal City Live”, album dal vivo che la band ha registrato proprio durante il suo show alla terza e ultima edizione dell’evento targato MY GRAVEYARD PRODUCTIONS.

La band ligure unisce l’utile al dilettevole poiché se è vero che da una parte rende omaggio all’edizione del festival nella quale eseguì il primo concerto ufficiale di reunion con 2/4 di lineup rinnovata, dall’altra con questo live pubblica il primo prodotto ufficiale dal ritorno sulle scene dopo diciassette anni di inattività. La giornata del 28 Febbraio 2009 è stata un bagno di gloria per i Vanexa, che hanno riassaporato così il gusto di suonare dinanzi a una platea che in larga parte non li aveva mai visti dal vivo nei lontani Eighties e per l’occasione, la band guidata dagli storici Silvano Bottari e Sergio Pagnacco, coadiuvati dalla presenza di Roberto Tiranti dietro il microfono che fu della partita della band in occasione del loro terzo e ultimo disco “Against The Sun”, hanno improntato una scaletta che ricalca in lungo e in largo la loro carriera. E’ proprio un estratto del periodo “Against the Sun” a battezzare il ritorno dei rockers savonesi, la rockeggiante “In The Shadow Of The Cross” con la quale i Vanexa dimostrano che anche per loro il tempo sembra non aver scalfito le loro capacità, specie quelle dei veterani Bottari e Pagnacco alla batteria e al basso, che sono rinforzate dagli innesti dei nuovi ottimi arrivi di Alex Graziano e Artan Selishta alle due asce, puntuali e chirurgici su ogni battuta anche quando c’è da ridare una verniciata di fresco sui passaggi più “antichi” come nel caso di “I Wanna See the Fires” estrapolata dal primo album “Vanexa” del 1983, che il sottoscritto ritiene una pietra miliare che contribuì in maniera massiccia all’affermarsi della NWOIHM.

 

Anche Tiranti fa la parte del leone quando si tratta di “restaurare” le vecchie composizioni della band madre alla quale riserva un doveroso tributo durante l’esibizione, ricordando i suoi primi passi nel mondo della musica grazie a essa. Il primo colpo sostenuto per far scapocciare le teste lungocrinite dei presenti viene dato dalla aizzata “Midnight Wolves”, primo estratto della serata dal secondo Lp “Back To The Ruins” con la quale le orecchie si fanno piacevolmente torturare e in seguito farsi curare dalla ritmata “Hanged Man”, anch’essa facente parte del secondo lavoro della band. Si prosegue a briglia sciolta con l’omaggio ad “Against The Sun” con l’omonima traccia più orientata sull’hard rock e nuovamente al secondo Lp con la semiballad quasi alla Whitesnake “Night Rain On The Ruins” che con i loro ritmi regolari su cui si snoda un bel lavoro di solos, fungono da momento in cui le pile vengono ricaricate per sfogarsi sui ritmi spediti di “One Thousand Night”, canzone degna di entrare di diritto nell’Olimpo del genere speed metal. Il finale viene tirato quasi tutto d’un fiato con la leggendaria “Metal City Rockers”, che viene lasciata attendere ai fans dagli stessi Selistha e Graziano alle prese con un botta e risposta in chiave rifferama, e solo quando “metalmachine” Silvano Bottari dà il segnale dai roboanti tamburi, la leggenda degli esordi torna a ruggire selvaggiamente, altro inno imprescindibile che intere orde di metallari in pelle e borchie hanno fatto proprio negli anni 80. Espletati i dovuti ringraziamenti di rito da parte di Tiranti, l’ultimo colpo lasciato dai Vanexa nella notte di fine Febbraio arriva sempre dal primo omonimo album, questa volta con la scandita “Rainbow in The Night”, dove trova posto anche la voce del popolo heavy metal che da sotto il palco non manca di far sentire il proprio grido di battaglia nel chorus guidato da Rob Tyrant, il quale porta in chiusura l’esibizione dei cinque immarcescibili rockers venuti dalla Liguria.

 

Chi ha partecipato fisicamente al Play It Loud III avrà, credo, ancora stampata nella memoria la tellurica prova fornita dai ritrovati Vanexa, che hanno voluto stampare per sempre il ricordo del loro ufficiale comeback su supporto ottico, riuscendo anche a ricreare dal vivo un suono a tratti anche quasi “vintage” che per quanto mi riguarda non mi delude affatto. L’unica cosa che non mi è piaciuta quella sera e che anche il live conferma, sono stati gli urli tirati allo spasimo di tanto in tanto da Tiranti, ma ciò non inibisce ai Vanexa di portarsi a casa una più che meritata lode con “Metal City Live”, con la speranza che non rimanga l’unica prova concreta del loro ritorno. Aspettiamo presto un nuovo studio album.

 

Francesco Running Wild

 

TrackList

1. In The Shadow Of The Cross

2. I Wanna See Fires

3. Midnight Wolves

4. Hanged Man

5. Against the Sun

6. Night Rain On The Ruins

7. One Thousand Nights

8. Metal City Rockers

9. Rainbow In The Night

 

  • Anno: 2011
  • Etichetta: My Graveyard Productions)
  • Genere: Heavy Metal

 

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