Voto: 9
Fatemi subito dire che, appena ho scoperto che gli Axevyper sono di Viareggio, automaticamente sono partiti da un bel +1 sulla valutazione finale; questo non tanto perché io preferisca le band toscane (O perchè tu lo sia…Nd Klaus) rispetto alle altre, quanto perché a mia sorpresa, scopro che questa regione è ancora in grado di forgiare valorosi guerrieri votati al metallo più sacro e ancestrale, nonostante la moltitudine di generi e sottogeneri che adesso vanno tanto di moda. Sarà perché io, da quando sono stato “iniziato” al mondo del metal, ho sempre sognato un gruppo come questo: l’odore del sangue e del sudore si percepisce attraverso le 10 tracce audio come se colasse dalle casse del PC, in un mix violento e bellissimo di heavy metal e smanicati di jeans, borchie e cuoio.
L’omonimo disco dei viareggini è uno di quei cd che devi avere assolutamente se vuoi capire davvero cos’è l’heavy metal, con le sue sfaccettature e interpretazioni; un lavoro davvero notevole dal punto di vista compositivo, strumentale e della qualità audio che quasi ci prende per mano per una bella gita tra le colonne dell’heavy, le mazzate del thrash e le galoppate del power.
C’è infatti un po’ di tutto in questo album, comprese alcune intro cinematografiche che ci stanno sempre bene. Si apre con “Revenge of the Axe” la scalata all’olimpo del metal, partendo dalle basi motorheadiane sapientemente arricchite con toni epici e cori che sembrano fatti apposta per farti alzare il braccio borchiato al cielo; “Rats in the Wall” è una delle mie preferite, a metà tra gli Annihilator più vecchi (e in forma oserei dire!) e gli Accept più giovani, con un grande lavoro alle chitarre di Guido Tiberi e Damiano “la Favola”. Il terzo pezzo, “Poserkiller” non ha bisogno di tante spiegazioni, immaginate voi di dover scrivere un pezzo chiamato Poserkiller e fate una lista di attributi che tale pezzo dovrà avere: vedrete che 9 su 10 i nostri Axevyper li hanno beccati!
“Immortal Steel” è un vero e proprio saggio di Epic Metal, dove i 5 professori dell’Università del Metal di Viareggio ci mostrano come coniugare perfettamente riffaggi non esageratamente veloci con liriche che ne risaltino la musicalità e la potenza metallica. “Roadster”,nonostante i 30 secondi iniziali di solo di chitarra davvero coinvolgenti, non riesce a decollare come gli altri, risultando a mio parere il pezzo più fiacco dell’album. Arriviamo così al pezzo omonimo “Axevyper” che ci riporta indietro ai tempi di Killers e Iron Maiden con un brano “da transenna”, uno di quelli che canti dall’inizio alla fine arrampicato sulle transenne dei palchi sudato mezzo e con centinaia di metallari al tuo fianco. “Bad Italian Boys” non è un tributo alla cover band messa su da Lione & co., bensì una lista di “piaceri” ai quali noi metallari italiani davvero non possiamo rinunciare (splendida la parte “birra Moretti” in mezzo al cantanto in inglese, davvero azzeccatissima), incluso ovviamente il calcio, del quale gli Axevyper certo non si dimenticano, regalandoci gli ultimi secondi di telecronaca della finale mondiale a conclusione del pezzo.
Mancano solo 3 pezzi e ancora siamo curiosi di vedere che razza di coniglio tireranno fuori dal cilindro questi 5 pazzi; loro non si fanno attendere e, più veloci della legge, ci sparano addosso appunto “Faster than the Law”, il pezzo più corto dei 10 eppure completo di cavalcate veloci, bruschi rallentamenti e ripartenze da capogiro. “Forever Young” è il penultimo pezzo nonché il più lungo (più di 6 minuti) e forse anche per questo non riesce ad incidere come gli altri, nonostante l’esecuzione davvero impeccabile del brano. Questa gita volge al termine con l’ultimo pezzo,”Non è finita Qui”,quello del quale probabilmente gli Axevyper andranno più fieri, un brano cantato totalmente in italiano che sembra dirci semplicemente “ragazzi, ancora non avete visto niente, non è finita qui”; perfetta la scelta dell’italiano, perfetta l’esecuzione e la struttura del brano, perfetta track per chiudere un cd davvero notevole.
Se ancora non l’avete fatto, scrivetevi sul frigorifero di andare a cercare questo gruppo, supportateli e aiutateli a raggiungere il grande pubblico perché davvero se lo meritano; mi hanno davvero impressionato perché non si sono nascosti dietro a sperimentazioni frivole, hanno semplicemente acceso gli amplificatori, alzato il volume al massimo e mostrato a tutti come si fa davvero della buona musica che viene dal cuore. L’originalità non è una prerogativa degli Axevyper ma sapete che c’è? Per un cd come questo ce ne freghiamo di andare a trovare il riff inedito e la linea melodica particolare, questa è roba che ci fa godere così com’è!
Walter Profeti
TrackList
01. Revenge of the Axe
02. Rats in the Walls
03. Poserkiller
04. Immortal Steel
05. Roadster
06. Axevyper
07. Bad Italian Boys
08. Faster than the Law
09. Forever Young
10. Non è Finita Qui
- Anno: 2010
- Etichetta: My Graveyard Productions
- Genere: Heavy Metal
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