Voto: 8
Nati dalle ceneri dei Knyght, autori di “Bet Everything” e “Destination Unknown” da me già recensiti all’epoca arrivano all’esordio i romani Wake Up Call, e lo fanno con questo ep di cinque brani dall’omonimo titolo! Rispetto al passato (circa 2 anni son trascorsi) la maturazione è evidente, come da me previsto la notevole attività live sostenuta (e in programma c’è un tour di 15 date tra Svizzera e Olanda a fine mese), ha dato i suoi frutti! Il sound ha acquisito appunto la giusta maturità, proponendo un hard rock di classe venato da sfumature pop/metal che al primo ascolto portano immediatamente a pensare ai Nickelback, e scusate se è poco! Non c’è un brano sotto alla media, tutto è stato curato alla perfezione, la produzione è ottimale, la mano in 4 song su 5 è quella di Maurizio Baggio (The Fire, Vanilla Sky, Pino Scotto ecc), mentre per l’ultima “Full of Regrets” c’è addirittura Beau Hill (Alice Cooper, Europe, Clapton ecc), insomma adesso c’è veramente tutto per fare il grande salto! La voce di Tommy spesso criticata in passato, anche da me, sembra aver trovato la giusta dimensione, manca forse il là definitivo specie per gli acuti, ma non si può avere tutto dalla vita, e poi se guardiamo in giro con “eroi” di plastica osannati e con voci mooolto discutibili, direi che si può andare avanti fieri. La sezione ritmica con Dario e Matt è solida, la chitarra di Olly che già mi piaceva in precedenza sembra essere ancora più concreta e decisiva ai fini del risultato finale di questo lavoro. Cosa manca adesso? Un ‘etichetta direi, anche se mi auguro che a breve questa esca fuori perchè la band potrebbe dare molte soddisfazioni a livello di mercato.
Analizzando i brani direi che si parte subito bene con “Revolution“, ritmo, orecchiabilità, giusta dose di “rabbia”, e ciliegina sulla torta un bellissimo assolo di Olly che ci fa apprezzare ancor di più il brano stesso. Si perchè i ragazzi riescono a miscelare la rabbia musicale alla melodia in modo molto valido, prendete “The Devil’s Round” brano dal potenziale radiofonico molto alto, mi ripeto per l’ennesima volta, qui in Italia abbiamo band che spaccano il culo a chiunque, e che hanno il solo difetto di essere nate in un paese dove in classifica e in radio vanno solo personaggi che di artistico hanno ben poco, solo la parte centrale di questa song supera qualsiasi band di finto rock da classifica!
“Before I Fall” sarà forse già conosciuto essendo in circolazione da circa due mesi il video sui vari canali dedicati, video professionalissimo che non ha nulla da invidiare alle produzioni internazionali e che vede alla regia Val Monteleone, il brano è la somma di quanto detto fino adesso, molto americaneggiante, di facile ascolto ma non per questo moscio, anzi le chitarre graffiano come si deve e il refrain è facilmente assimilabile, da cantare in coro sotto i vari palchi in cui la band si esibirà!
Su “Here to Stay” fa la sua comparsa come special guest Olly Riva il conosciutissimo cantante chitarrista ex Shandon e attuale The Fire, uno dei migliori artisti rock italiani del momento, e la song pur assumendo in effetti a tratti una dimensione quasi simile a quella della band milanese ne trae giovamento al massimo, del resto se leggete la mia recensione di quel cd capirete quanto a me piacciono e quindi non posso non apprezzare questo brano!
La chiusura è affidata a “Full of Regrets” dove la mano di Beau Hill si nota parecchio, sonorità molto catchy, per un brano da classifica, con cori sempre al posto giusto e particolari. Che dire a conclusione, i Wake Up Call potenzialmente sono una macchina da hit rock, a mio avviso non c’è una canzone che non possa esserlo, devono trovare chi ci creda veramente e non cerchi di snaturarli per farli diventare solo una pop band da ragazzine ai primi orgasmi, e allora sarà vera gloria!
Klaus Petrovic
- Anno: 2011
- Etichetta: Autoprodotto
- Genere: Hard Rock
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