Voto: 6.5

Due delle realtà più violente del panorama Black nostrano, i novaresi The True Endless ed i romani Tundra, incontrano, in questo split edito da Aphelion Records ed intitolato United in Hell, due delle bands che hanno raccolto l’eredità dei leggendari Maniac Butchers: le bands ceche Sekhmet ed Inferno. Inutile quasi dire che questo split è decisamente pane per i denti degli amanti del Raw Black più becero e senza fronzoli.

Due tracce a testa, eccezion fatta per i Tundra, presenti con tre (anche se a dirla tutta una è giusto un’intro). A partire sono i The True Endless, la band di Novara capitanata dal carismatico vocalist M, che, fra i suoi molteplici progetti, vanta la presenza nella Line Up dei mitici Opera IX. I due pezzi, Introdusion – Al Fock d’la Vita e La Peste Nera, non fanno altro che confermare quello che molti blacksters già pensano, ossia che i TTE siano fra i sovrani assoluti di questo genere per la nostra nazione. Il merito maggiore di questa band è che, nonostante suoni un genere abusato e stra-abusato, riesce comunque ad esser differente da chiunque altro, segno che i tanti anni spesi son significati qualcosa.
Segue la prima delle due bands ceche, i Sekhmet. Per chi non conoscesse la band proveniente da Děčín, vi basti sapere che suonano il più canonico dei Black Metal di estrazione scandinava, con influenze che quindi svariano sui classici nomi: DarkthroneMayheM, primi Immortal, ecc. ecc.; i loro due pezzi, quindi, per quanto mi riguarda sono ampiamente inferiori a quanto abbiamo ascoltato pochi istanti prima con i The True Endless. Ciò non vuol dire che siano da disprezzare, anzi tutt’altro, ma passa comunque un abisso fra le due bands. Pohrebnì Boure e Pochod Krvavè Temnoty rispecchiano insomma il classico stilema Black, che quindi non aggiunge e non toglie nulla al genere.
Si ritorna in Italia, più precisamente nella Capitale, con i Tundra. La band di Pesten è anch’essa devota ai primissimi Darkthrone, anche se è presente nel loro sound una componente Depressive che ricorda i fantastici Nargaroth. Esempio pratico è Room 1977, che segue Nothing (traccia che già dal titolo dice tutto.. odio qualsiasi forma di intro): le similitudini fra l’act capitolino e la band autrice di Black Metal ist Krieg sono fortissime. Non male anche la seguente Burial Night, che segue si differenzia dalla seguente song per essere più improntata su un violento Raw Black in pieno Darkthrone-style.
Chiudono lo split i cechi Inferno, band attiva dal lontano 1995. E la lunga carriera spiega come mai, come i The True Endless, questo quintetto riesca a risultare in un certo modo personale. Oh, sia chiaro: non andate a cercare alcunchè d’innovativo; anche loro non hanno assolutamente nulla di nuovo da dire, ma lo fanno con la maestrìa di chi fa questo da tanto tempo: e credetemi, son cose che si notano. Fra Hrbitovní Pach e Démonické Pozehnáni k Smrti, ho preferito la prima, molto MayheM periodo Deathcrush.

Un’uscita imperdibile per i seguaci della Nera Fiamma. Se vi sentite fuoriviati da quanto ho appena scritto unito a quanto affermato poche righe più in su (ossia che non c’è niente di nuovo d’ascoltare), non v’è da preoccuparsi: semplicemente il blackster è un animale strano, per il quale più una disco suona Old, meglio è. Indi per cui, consigliato l’acquisto dello split United in Hell a chi ancora oggi è rimasto musicalmente all’ondata scandinava degli anni ’90.

 

Daniele Ogre

 

TrackList

01. Introdusion – Al Folk d’la Vita (The True Endless)
02. La Peste Nera (The True Endless)
03. Pohrebnì Boure (Sekhmet)
04. Pochod Krvavè Temnoty (Sekhmet)
05. Nothing (Tundra)
06. Room 1977 (Tundra)
07. Burial Night (Tundra)
08. Hrbitovní Pach (Inferno)
09. Démonické Pozehnáni k Smrti (Inferno)

 

  • Anno: 2009
  • Etichetta: Aphelion Productions
  • Genere: Raw Black Metal

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