Voto: 9.5

Signore e signori dopo 7 anni dal predecessore “Takki a Beve“, tornano i profeti del Vì metal, gli sbevazzoni marchigiani, i Kurnalcool!! E quale miglior recensore se non il vostro vecchio direttore poteva dedicarsi a loro? Attivi ormai da 24 anni, tra una pausa e l’altra, son entrati nel cuore e nel fiasco di molti di noi cresciuti con loro. Che tempi quelli di “Svinavyl” e “Slongame la Biscia“, tra gli episodi migliori della loro vasta discografia (quattro demo e sei album) e chi non ricorda la magistrale hit “Paninari del Cazzo” cover della titolata “The Final Countdown” di Europ-iana memoria? Il tempo passa per tutti, ma chi come loro, come me adora il Vì metal, soprattutto il vì si mantiene bello giovane e nonostante le ben 18 canzoni contenute, l’album scorre sereno tra una risata, un fiasco e qualche riflessione sulla vita moderna, che ci ha fatto perdere il bel gusto dei tempi passati.

Come dicevo è il sesto album e non poteva non chiamarsi “VI” che però suona meglio in ““, e si parte (dopo la intro) in quarta proprio con l’omonimo brano, ritmiche dei tempi andati, quelle di un metal vero e puro. Il tiro dei Kurnakkiò è sempre quello degli esordi, l’animo irriverente rimane punto di forza della band, “ma io sò fatto cuscì, sento il metallo e bevo el vì, ma io non cambierò non son cambiato mai, te accorgerai che io sò cuscì, me piace il metallo ma soprattutto el vì!”, e allora il vostro umile scribacchino ha un attacco di commozione, ci scappa anche la lacrimuccia per un testo che può essere specchio della propria vita, grandi!!

A seguire “Kurnakkiò” clamorosa versione marchigiana di “Tv War” degli Accept, e quale miglior brano da coverizzare considerando che ho sempre pensato a John Big George (uno dei due vocalist) come all’Udo italiano? Potenza e metallo, vino e headbanging, non ce n’è per nessuno, e chi ha avuto l’onore di assistere ai loro spettacoli sà di cosa parlo! “Propellente Libero” si presenta interessante come testo, non sempre si scherza, e se anche si fà bisogna  leggere bene tra le righe.. tra un rutto e una smetallata (chitarre tirate al massimo e solos di classe) il brano scorre piacevole e ci porta a “T’hai da dà da fà” che è tutto un programma, e ha un’infinità di cambi di tempo. Ci si sbellica dalle risate sul testo, ma chissà che qualcuno non ci si ritrovi.. ahahahha brano adatto alle nuove coppie. “Reperibilità” è un anthemico brano rock’n’roll che trovate anche in video, e che nella parte centrale gigioneggia con gli Ac/Dc!

Si torna alle cover e stavolta vengono tirati in ballo i Thin Lizzy della splendida “Toughest Street in Town” che diventa “Fave Vì e Pegorì” e la versione merita molto! Si torna ai bei tempi dei nostri nonni con “Metal Mezzadro” canzone di stile contadino, molto adatta al contesto, ha anche una parte in ska-core molto particolare! Al giro di boa arriva uno dei brani più belli “Esisti con Me” che poi è una cover dei Riot se non ricordo male.. o comunque ci si ispira parecchio. E’ il testo che è molto accattivante e reale, perchè come dicevo non c’è solo scherzi, goliardia, demenza, i nostri eroi avvinazzati parlano anche di cose serie, poi questa mi piace tanto per la perfetta alchimia della doppia voce John e Ricky Tiger, due icone del metallo tricolore!

E per parlare di realtà quotidiane c’è “Provace te” chiaramente contro i divieti di fumare e che attacca i salutisti con classe e ironia. A parte questo il brano è molto bello, una cavalcata metallica in stile eighties, con un bel ritornello e chitarre taglienti! “Sa d’Anic” è un bel pezzo metal anche questa molto eighties, e con un altro coro anthemico pieno di ricordi dei tempi che furono, e un attacco niente male ai modaioli del cazzo! A mio avviso nonostante la fresca ironia, c’è sempre un pizzico di malinconia nei loro testi, che li rendono ancora più grandi!

Che dite, si capisce che sono una delle mie band preferite da sempre? “Pampera” è speed metal di quello tosto, quello che ci trascina anche al pogo, “Metal Vernaccia” è metallica quasi thrasheggiante, sparata a mille, inno alla vernaccia che non è che ci piaccia troppo, e sui suoi effetti da devasto. “Te Te Deturpi” prosegue sulla falsariga dei brani precedenti, un pò più calma, ma che mette se mai ve ne fosse bisogno in evidenza anche l’ottima qualità dei musicisti che compongono questa storica formazione, che vi ricordo suona con due batterie, praticamente unica nel suo genere.

Rapida della Madonna” altro non è che “Rapid Fire” dei sommi padri del metal Judas Priest! E cavolo come si smetalla qui, le chitarre seguono impazzite un ritmo spaventoso, una versione davvero magistrale! Siamo quasi alla fine di un album che supera l’ora e dieci minuti, ma che state sicuri non vi annoierà mai, e che vi ritroverete ad ascoltare a lungo, non come tanti prodotti usa e getta in circolazione. Nel finale c’è anche tempo per il Natale versione Kurnalcool e che versione, quest’anno i miei parenti sono avvertiti, sarà un natale metallico!

I Wanna Tazz” e chi è che non vuole la tazza piena di vino? Chiaramente è la cover di “I Wanna Rock” dei Twisted Sister, altra versione avvinazzata e ben fatta! Siamo al finale con la reprise di “Te Te Deturpi” che sa di riempitivo, dove da riempire c’era ben poco a dire il vero, ma questa versione acustica in fondo non stona, ma mette un pò di malinconia. In conclusione un grande album per una grande band, tra le migliori partorite nel nostro paese, e dalla quale tanti dovrebbero prendere esempio. Bentornate Kurnakkie e non fateci aspettare troppo la prossima volta, abbiamo bisogno di voi! In alto le tazze!

 

Klaus P.

 

TrackList

01. Intro: Sacra Corale Unita della Vergine del Barcaglione in Salita
02. Vì
03. Kurnakkiò (Cover Accept)
04. Propellente Libero
05. T’haidadàdafà
06. Reperibilità
07. Fave Vì e Pegorì (Cover Thin Lizzy)
08. Metal Mezzadro
09. Esisti con Me
10. Provace Te
11. Sa D’anic
12. Pampera
13. Metal Vernaccia
14. Tetedeturpi
15. Rapida della Madonna (Cover Judas Priest)
16. Kurn Christmas (traditional-rimesculated and ristazzed)
17. I Wanna Tazz (Cover Twisted Sister)
18. Tetedeturpi (reprise)

 

  • Anno: 2010
  • Etichetta: Svirgin Records
  • Genere: Vì Metal

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