Voto: 9

Dopo tre anni dal sorprendente Days Nothing (2007), e dopo aver suonato in alcuni tra i più importanti festival europei, tra cui: Summer Darking Festival, Summer Breeze, Stoner Hand of Doom; i romani The Foreshadowing ritornano con un nuovo lavoro discografico dal titolo Oionos, e con il supporto di una nuova etichetta, la tedesca Cyclone Empire Records.

Ai più questo nome potrebbe risultare totalmente sconosciuto, soprattutto agli inesperti del genere goth-doom, ma i componenti della band in questione non sono certo degli sprovveduti, al contrario tra le propria fila ritroviamo membri, attuali e passati, di formazioni del livello di Klimt 1918, Spiritual Front e Grimness.

I The Foreshadowing sono un fulmine a ciel sereno che annuncia un temporale inaspettato, mi spiego, inaspettatamente e mai prima nel nostro paese si era manifestato un goth-doom così decadente, triste e dolorante, ma al tempo stesso e di contraltare, così dolce, sottile ed elegante nel suo dipanarsi.

Se i padri putativi di stile e coordinate sonore, possono essere i My Dying Bride, quelli certo meno rancorosi, il combo romano, dal canto suo, ha quel talento, quella spiccata dote capace di raggiungere in breve mente e cuore dell’ascoltatore. Nel susseguirsi degli ascolti, e non di primo acchito, la sensazione che si riceve è ammaliante, come se i Depeche Mode, di sicuro quelli dei momenti più oscuri e riflessivi, si amalgamassero con le trame gotiche e doom, tipicamente anglosassoni, ma in Oionos, tutto ciò, rielaborato con gusto ed arrangiamenti tipicamente personali.

Se pur i riferimenti di stile al mondo britannico sono d’obbligo, come suddetto, in quest’opera lo stile italiano, inedito nel genere e storicamente nordico, esiste, sussiste e prepotentemente in un vicino futuro, s’imporrà al cospetto della scena metal europea.
Nelle tracce qui proposte possiamo ascoltare suoni smessi e grevi, in una summa che sa tutto di funereo, ma al contempo la magnificenza delle melodie, degli arrangiamenti e della voce cupa, quanto espressiva di Marco Benevento, rendono Oionos un disco senza paragoni in Italia, e non solo.

Una parola va detta sulla cover di “Russians” di Sting, in questa occasione la band ha superato l’ardua prova di valorizzare un brano, chiaramente già superlativo nella sua versione originale, ma in questa sede, e senza snaturarlo, illuminandolo di luce nuova, anche se la citazione LUCE sembra più un ossimoro dato il cupo e sofferto sound qui proposto.

In conclusione, Oionos è un disco che nella sua matura oscurità, sarà appetibile a tutti gli amanti di suddette sonorità, ma per gli altri, e in specie quelli privi di pazienza, potrebbe risultare ostico e scarsamente metabolizzabile.
Nicola Pace

TrackList

01. The Dawning
02. Outsiders
03. Oionos
04. Fallen Reign
05. Soliloquium
06. Lost Humanity
07. Survivors Sleep
08. Chant of Widows
09. Hope. She’s in the Water
10. Russians (Sting cover)
11. Revelation 3:11

 

  • Anno: 2010
  • Etichetta: Cyclone Empire Records
  • Genere: Gothic Metal

 

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