Voto: 4.5

I The Way Of Purity non amano apparire: lasciano ignoti provenienza, nomi e pure le facce.
I The Way Of Purity in realtà amano apparire: se si vuole rimanere anonimi è sufficiente non dare informazioni, mentre il ribadire che non faranno sapere nulla a nessuno, l’usare pseudonimi e il coprirsi le facce con il passamontagna è a mio avviso indice di un voler creare interesse mediatico intorno al proprio anonimato. Prima contraddizione che emerge.

La seconda contraddizione è un po’ più sottile. I The Way Of Purity rinnegano le etichette, reputandole fuorvianti e affermando che solo una cosa conta: se la musica ti piace o no. Poi si lanciano in un’improbabile crociata contro l’umanità, delirando a proposito di Dio e della Natura e ribadendo che quello che importa della loro musica è il messaggio che contiene. Non so a voi, ma a me i conti non tornano. Mi auguro vivamente che tutto ciò sia solo un modo di darsi un tono.
L’ultima contraddizione, quella più grande, riguarda la musica di per sé, perché la band pretende di distinguersi dalla massa in ogni modo possibile e poi da vita ad un prodotto totalmente inquadrato negli schemi crossover-metalcore più standard. E non sarà certo l’inserimento sporadico di voci femminili pulite e melodiose (si senta in proposito l’attacco di ‘The Rise Of Noah’) o di intermezzi- altrettanto rari- più pacati a rendere più interessante o avvincente il tutto: dall’inizio alla fine ‘Crosscore’ è l’apoteosi della musica piatta, banale, poco coinvolgente.

Tutti i pezzi sembrano uguali tra loro: mai un riff impostato diversamente, mai un pattern di batteria che si differenzi, mai una linea vocale che sia in grado di distinguersi e di colpire. È solo aggressione fine a se stessa dall’inizio alla fine, che magari potrà piacere a un sottoinsieme (molto) ristretto del pubblico ma sicuramente non interesserà affatto a chi dalla musica cerca qualcosina di più. Certo, possiamo imputare parte della responsabilità al fatto che il genere in questione è piuttosto inflazionato; possiamo invocare l’attenuante dell’estrema difficoltà che si riscontra nel dar vita a qualcosa che non sembri già fatto o già sentito; ma non è questo il punto, tanto più che anche in ambito crossover non è raro incontrare lavori decisamente validi. Il punto è che la mezz’ora scarsa di ‘Crosscore’, pur non mostrando evidenti pecche a livello di produzione o di tecnica, manca proprio delle caratteristiche basilari che coinvolgono l’ascoltatore e lo invogliano a riascoltare il disco in questione.

Mi dispiace calcare cosi la mano contro un prodotto, ma questa è la realtà: la strada intrapresa dai The Way Of Purity porta ben poco lontano. Occorre cambiare direzione se si vogliono ottenere risultati migliori…

 

Francesco Salvatori

 

TrackList

 

  1. The 23rd Circle Breeds Pestilence
  2. Lycanthropy
  3. Anchored To Suffocation
  4. The Rise Of Noah
  5. Loyal Breakdown Of Souls
  6. Sinner
  7. Egoist
  8. Deathwish
  9. Burst
  10. Pure

 

  • Anno: 2010
  • Etichetta: Wormholedeath
  • Genere: Metalcore

 

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