Voto: 7.5
Gli Eternal Tragedy sono la creatura della chitarrista milanese Stefania Ponzilacqua; nati nel 1999 con altro moniker e passati attraverso svariati cambi di formazione e di stile, concretizzatisi nella pubblicazione di due demo, approdano nel 2008 al traguardo del primo full-lenght, intitolato appunto “Forever”. La proposta attuale della band consiste in un death metal sì aggressivo e feroce, ma comunque sempre elaborato e ragionato, talora arricchito con piccoli tecnicismi, mai dedito alla violenza fine a se stessa.
A mio modesto parere tale genere è ora come ora uno dei più fecondi nella scena italiana, non dal punto di vista quantitativo (il che porterebbe a una saturazione del panorama) quanto piuttosto da quello qualitativo; e all’interno di questa onda positiva “Forever” non fa eccezione, complice anche una produzione più che discreta (del resto, risulta ormai difficile trovare un disco mal prodotto). I toni sono quelli giusti: riffs che fanno presa con la loro immediatezza, impianti melodici che sanno inserirsi al momento giusto per riuscire ad aggiungere qualcosa senza snaturare il brano, ed assoli che tendono a prediligere armonie e melodie piuttosto che la velocità di esecuzione a tutti i costi. La voce è il classico growl senza infamia né lode, forse troppo uguale a molti altri (eh si, i growl vocalist degni di nota si contano veramente sulle dita di una mano) ma comunque sempre ben amalgamato con il contesto, e dunque in grado di comunicare quel pizzico di ferocia in più che non guasta. L’unica vera pecca di questo prodotto è la batteria, realizzata artificialmente al pc per una serie di circostanze; se questo fattore non è rilevante quando i ritmi sono più contenuti, entra prepotentemente in gioco quando la velocità si alza, e fa risultare troppo plastica e finta la doppia cassa, laddove un tocco magari meno millimetrico e tellurico ma più umano e personale avrebbe giovato al risultato complessivo.
Al di là di queste sottigliezze, i brani hanno tutte le carte in regola per poter piacere sia a chi mangia pane e death metal a colazione sia a quella fascia di ascoltatori che predilige materiale tecnicamente più raffinato: attestandosi tutti intorno ai sei minuti di durata, apportano sempre nuove soluzioni interessanti ed efficaci, spesso provenienti da altri sottogeneri, senza cadere mai nella ripetitività o nella banalità. Ad essere validi sono sia i pezzi estrappolati dalla demo ‘Voice Of Instinct’, vale a dire ‘Outsde Of Mercy’- a mio avviso l’episodio più convincente del lotto- ed ‘Eternal Tragedy’, che le song composte più recentemente. Segnalo soprattutto le atmosfere plumbee di ‘Like A Stone’ , brano che arriva a sfiorare i limiti del doom nella sua parte centrale, e la potenza di ‘Forever’, pezzo più accelerato e feroce rispetto agli altri; ma nel complesso è tutto il lavoro a farsi valere. Insomma, una realtà da tenere sott’occhio.
Francesco Salvatori
TrackList
- Prisoners
- Crime Of The Soul
- Eternal Tragedy
- Forever
- Life Expression
- Outside Of Mercy
- Like A Stone
- Dictator
- Anno: 2008
- Etichetta: Autoprodotto
- Genere: Death Metal
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