Voto: 9.5

Quello che non ti aspetti, una giovane band formata da neanche due anni, autoprodotta, senza contratto e pensi sarà la solita cagata scopiazza svedesi, dato il death proposto e invece.. sti cazzi!

Si parte con la title track che è una specie di lunga intro, poche vocals molta musica e melodie che danno strane sensazioni! L’attacco sonoro parte invece con “Final War” in cui le tastiere svolgono un ruolo che dà un tocco di classe al tutto, un brano aggressivo, trascinante dal tiro pazzesco, coinvolgente al massimo che farà scapellare ognuno di voi nella sua stanzetta e vi porterà al massacro sotto il palco, quello che mi attrae è questa contaminazione all’interno del brano che va a concludersi in un intreccio sonoro thrasheggiante sconfinante in certo black quasi impossibile da descrivere se non lo si ascolta.

Da qui riparte la successiva “Doctrine of Submission” altra cavalcata sonora di qualità eccelsa, qui si trova ancora di tutto da un classico andamento thrash al death di scandinava memoria, a consentitemi certo black più melodico e a sorpresa un break ska che disorienta l’ascoltatore ma dimostra che se si sa fare musica si può coniugare al meglio qualsiasi genere, una sola parola per questo brano: capolavoro! Lo sò già mi direte che non ci capisco un cazzo, che questi son matti e così via, invece secondo me hanno le palle per far piacere questo connubbio si suoni, e il finale torna aggressivo e prorompente come non mai.

“I Bleed” sembra riportarci alla realtà del classico death sound, ma non per questo si scade nell’ovvio, i milanesi Ammonal non amano l’ovvietà e le melodie dure e trascinanti del brano sapranno conquistare voi come hanno conquistato me, e che splendido assolo, e che atmosfere plumbee!  Ah la band è composta dai membri fondatori Renzo al basso, Leo chitarra e voce e ai subentrati Andrea alla chitarra, Federico alle tastiere e Moreno alla batteria. E a completa dimostrazione di che razza di band sono questi ecco “Fuckin’ Blues” un titolo un programma.. avete mai pensato un giorno di ascoltare death e blues insieme e rimanerne affascinati? No? Ecco gli Ammonal che pensano a voi!! Un altro capolavoro, il Jimi Hendrix più acido incrocia gli In Flames, no incrocia gli Ammonal basta paragoni con le band straniere siamo italiani e abbiamo band così che spaccano il culo a chiunque!

Ok lo sò mi hanno pagato per incensarli, mica sarebbero i primi, (oh ora non è che ci credete eh..) ma che pezzo ragazzi, tutto da ascoltare e in proposito sul loro my space mi pare ci siano tutti i brani di questa demo! Con immenso dispiacere arriviamo alla conclusiva “You’ll never see,you’ll never know”, (magari è una cover? No sapete mi sto rincoglionendo con gli anni) qui forse specie nel coro c’è un qualcosa di risentito, ma la canzone è piacevolissima, ha un impatto devastante sul povero scribacchino che ne viene rapito, e girovaga impazzito per casa tra gli sguardi impauriti dei famigliari, cristo ma senti lì che assolo è partito come si può rimanere indifferenti! Cambi di tempo, sfuriate, melodia, growl, prendiamoci questo nuovo cazzotto in faccia, promossi alla grande, la sorpresa death del 2010, senza tanti pensieri! Capolavoro!!

P.S. non scordatevi il bonifico ragazzi!

 

 

Klaus P.

 

TrackList

01.Beginning the end of Everything
02.Final War
03.Doctrine of Submission
04.I Bleed
05.Fuckin Blues
06.You’ll Never See, You’ll Never Know

 

  • Anno: 2010
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Death metal

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