Voto: 8

In seguito alla riregistrazione della demo ‘Il re del mondo’, originata nel 1992 e tornata in vita nel 2008, i Rosae Crucis continuano con la riesumazione del proprio passato: nel 2009 tocca a ‘Fede potere vendetta‘, demo rilasciata nel 1998.

Per chi non lo sapesse, i Rosae Crucis sono dei fieri defenders, degli epic-metallers strettamente fedeli alla linea sia musicalmente che idealmente: un misto tra i Virgin Steele, per quanto riguarda le linee musicali, e i Manowar più esaltati per quanto concerne le tematiche. Il loro contributo alla scena epic italiana è stato indiscutibile, tanto che ascoltando gruppi più recenti (mi vengono in mente, ad esempio, i Dragonia) è facile riscontrare la loro influenza.

I testi sono in italiano, e questo agevola la comprensione delle lyrics: chi adora un certo tipo di ideali, tra grandi imprese, gesta epiche e morti per la causa, sarà felicissimo nell’udire le parole qui contenute; io, personalmente, non ho mai apprezzato più di tanto cotanta estasi, trovandola eccessiva, ma sono gusti. Del resto è impossibile assumere un atteggiamento imparziale di fronte a questa tipologia di testi: o piacciono o non piacciono; inoltre va detto che alcune frasi rischiano di risultare politicamente fraintendibili: ad esempio, non è possibile non aspettarsi accuse di nazionalismo inserendo frammenti dell’inno di Mameli in ‘Crociata’ (ci ricordiamo quando era luogo comune dire che i Manowar fossero nazisti?). Sappiate dunque che se non vi sta tanto simpatica questa tipologia di testi (i più maligni insinuerebbero che il titolo dell’album è costituito dalle tre parole più ripetute nei vari brani…) probabilmente fareste meglio a passare ad un altra band.

Posta questa (breve?) premessa, eviterò nel resto della recensione di parlare delle tematiche affrontate, e mi concentrerò sugli aspetti strettamente musicali, visto che ‘Fede potere vendetta’, oltre a risultare interessante agli occhi dei metallers italiani per ovvi motivi storici, è un prodotto molto valido, ben fatto, molto curato e finalmente ben prodotto.

Apre le danze ‘La caduta del falso’, una specie di ‘The warriors prayer’ fatta però su base musicale: la scelta di sostituire il cantato col parlato fa di questo brano una sorta di intro, preludio di cosa ci aspetta proseguendo con l’ascolto. È evidente fin da subito quello che sarà il massimo comun denominatore di questo ‘Fede potere vendetta’: brani elaborati ed altisonanti, richiamanti la struttura corale degli inni. Schitarrate potenti, voce pomposa, dotata di buona estensione (sulle note più alte il singer ricorda molto il timbro di Andy Deris), ritmata ed epica, riffs rocciosi come il granito e batteria che trita dal primo all’ultimo minuto, con soventi sfuriate in doppia cassa che vanno avanti incalzanti come un panzer inarrestabile: signori, questi sono i Rosae Crucis.

Gli apici dell’epicità sono raggiunti in ‘Crociata’, brano che riesce nell’intento di trasportare l’ascoltatore nel bel mezzo della battaglia, tra cariche di cavalli e spade che cozzano l’una contro l’altra. Un pezzo veramente coinvolgente, forse il più evocativo assieme alla title-track.

L’episodio più lungo di questo ‘Fede potere vendetta’ è ‘Venarium’, che con i suoi oltre otto minuti di lunghezza raggiunge i massimi livelli di elaborazione, presentando soluzioni interessanti, tra break, rallentamenti, arpeggi e momenti devoti alla velocità.

La conclusiva ‘Sangue acciaio’ è una sorta di bonus track, in quanto non compare nella tracklist originaria della demo ‘Fede potere vendetta’: si tratta infatti di un pezzo nuovo di zecca, composto nel 2009. L’inizio non sembra dei migliori, e da l’impressione di un pezzo banalotto composto come riempitivo; ma la prima impressione sbaglia, e alla fine questa song raggiunge i livelli qualitativi di tutto il disco, amalgamandosi alla perfezione con il vecchio materiale.

‘Fede potere vendetta’ riconferma dunque i Rosae Crucis ai livelli toccati col la precedente riedizione de ‘Il re del mondo’, ma come è lecito aspettarsi risente del fatto che l’epic è un’arma a triplo taglio: se siete fans accaniti del genere, dovete a tutti i costi far vostro questo lavoro, mentre se siete dei detrattori è meglio che ne stiate alla larga il più possibile. E per chi ascolta un po’ di tutto senza paraocchi (ammesso che questa categoria esista ancora…)? Bhe, dovrebbe essere chiaro da quanto ho scritto finora: ‘Fede potere vendetta’ è un prodotto di alta fattura, decisamente interessante e piacevole, e dunque degno di essere conosciuto. Questo è quanto.

 

 

Francesco Salvatori

 

TrackList

 

  1. La caduta del falso
  2. Fede potere vendetta
  3. Crociata
  4. Anno domini
  5. Le cronache di Nemedia
  6. Crom
  7. Venarium
  8. Sangue acciaio (cd bonus track)
  • Anno: 1998/2009
  • Etichetta: Jolly Roger Records
  • Genere: Heavy Metal

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