Voto: 7

A dispetto di chi pensa che l’unico ruolo adatto alle donne all’interno del panorama musicale sia quello di groupie, ecco che ci troviamo di fronte ad una band la cui anima è una fanciulla. Sto parlando di Isabella Fronzoni, meglio nota come Isabrutal, chitarrista ben nota sulla scena internazionale sin dalla fine degli anni ’80 grazie alle sue esperienze in bands quali le Ice Age e le Rock Goddess. Dopo anni, questa gentil pulzella torna a calcare le scene con una band che di gentile ha ben poco: i Self Disgrace. Isabrutal si occupa di tutte le parti strumentali, mentre i testi sono a cura della singer Sangre de Lyn.

Quanto proposto dai Self Disgrace è un thrash metal di derivazione abbastanza recente, piuttosto aperto a influenze provenienti direttamente da frange più estreme quali death e black metal. Ciò si riscontra soprattutto per quanto riguarda il timbro della voce, ben lontano dai canoni puliti e monocorde tipici del thrash: volendo porre un termine di paragone, mi vengono in mente i Bywar, provenienti dalla recente ondata di bands brasiliane.

Il promo-cd ‘RR rotten revenge’ risulta un lavoro discreto e complessivamente omogeneo. Come prima cosa si nota che, a dispetto della registrazione in presa diretta, la resa sonora è ottima e rende giustizia ad ogni singolo strumento: notevole soprattutto il suono del basso, sempre presente e corposo.

Fin dall’opener- e title track- ‘RR rotten revenge’ la potenza è quella giusta, e il timbro sporco delle vocals dona quel pizzico di aggressività in più che rende un po’ più solido il tutto. Ad un primo ascolto nessun brano spicca particolarmente rispetto agli altri, ma d’altro canto non si riscontrano in alcun modo cali di tono o pecche, il che rende questo prodotto globalmente apprezzabile.

A dire il vero, fa drizzare le orecchie più degli altri pezzi ‘Rote armee fraktion’: nella seconda metà si ha un brusco rallentamento, a seguito del quale un avviluppante giro di basso fa da preludio ad un melodico solo di chitarra strano e rilassante, con in quale va a intrecciarsi spezzando notevolmente i ritmi e risultando cosi una sorta di spartiacque (un’architettura simile è riscontrabile anche nella successiva ‘Increasin’ erection’).

La conclusiva ‘Virgin poker texas hold’em’ è influenzata da una matrice più death che thrash, tra tempi spezzati, riffs più “marci” del solito e vocals maligne; oltre a essere il brano più rallentato del lotto è forse quello più incisivo.

A conti fatti, va detto che ‘RR rotten revenge’ stenta a fare il famoso salto di qualità in grado di fare la differenza tra un lavoro valido ed un lavoro imprescindibile; ma, del resto, è giusto concedere alla band un certo periodo di “rodaggio”, e nell’attesa di un album più maturo i risultati sono più che soddisfacenti.

 

Francesco Salvatori

 

TrackList

 

  1. RR rotten revenge
  2. Forest of fear
  3. Proud to be hated
  4. Rote armee fraktion
  5. Increasin’ erection
  6. Virgin poker texas hold’em

 

  • Anno: 2009
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Thrash/Death Metal

 

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