Voto: 7.5
Secondo album per Ars Manifestia, one man band lombarda composta da Harmful, che, come avrete di certo capito, si occupa di tutto, dalle linee vocali alla parte strumentale. “The Red Behind”, edito da BlackSeed Productions, è un disco deiziosamente diabolico: crudo come solo questo genere riesce ad essere, ma con un gusto per la melodia che molto deve al sound svedese. In questo caso, direi che l’influenza di Jon Nodtveidt e dei suoi Dissection si manifesta molto spesso nei brani dell’artista lombardo.
Sono sette le tracce che compongono quest’opera, per una durata totale di oltre un’ora e dieci minuti: facile intuire dunque che le canzoni che compongono “The Red Behind” sono di una lunghezza che ai più potrebbe sembrare sconsiderata. Ma il punto forte del lavoro di Harmful è proprio questo: nonostantele canzoni siano lunghissime (fatta eccezione per “Home”), riesce sempre e comunque a tenere alta l’attenzione dell’ascoltatore con repentini cambi di tempo e riff sempre di buona fattura, sfatando così il rischio di annoiarsi durante l’ascolto.
Un esempio su tutti lo abbiamo con la conclusiva “Ogni Cosa Scompare”, la cui durata (venti minuti) scoraggerebbe non pochi metalheads.
Fortunatamente per la Nera Fiamma già Burzum in passato aveva abituato con canzoni chilometriche. E sempre fortunatamente, Harmful prosegue col suo marchio di fabbrica, rendendo la canzone sempre piuttosto varia. Anche l’altra lunghissima traccia dell’album, “Diversity”, di quasi tredici minuti, segue questa scia. L’highlight del cd è comunque, a mio avviso, la seconda traccia: quella “The Way” che in alcuni punti mi ha fatto pensare all’ipnotico procedere dei Forgotten Tomb (salvo poi partire a razzo col classico stile scandinavo). Bellissima poi l’evocativa parte centrale di “End Now”.
Ci sono moltissime one man band qui in Italia, la maggior parte delle quali si affidano a registrazioni iperamatoriali per i loro lavori. Credono così di rendere il lavoro più Underground, più Cult, più Grim & Frostbitten.. Maddechè! Dopo due minuti quei cd han già bellamente rotto, visto che non si capisce, molto spesso, dove sia finito il basso, se la batteria è stata suonata con pantofole al posto delle bacchette e se l’artista in questione abbia registrato le parti vocali chiuso dentro un armadio. Harmful, per fortuna, ci offre un buon disco con una produzione degna di tal nome, dove ogni cosa è al proprio posto. Fosse anche solo per questo, promuovo a pieni voti il progetto Ars Manifestia. Il tutto senza contare il fatto che nonostante i settanta e passa minuti non mi sia anoiato nemmeno per un secondo.
Daniele Ogre
TrackList
01. Isolation
02. The Way
03. End Now
04. Diversity
05. Home
06. In Rain
07. Ogni Cosa Scompare
- Anno: 2009
- Etichetta: BlackSeed Productions
- Genere: Black Metal
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