Voto: 9

Nati nel 2005 dalla fusione di Shandon e Madbones i The Fire giungono al loro secondo lavoro sulla lunga distanza, e lo fanno alla grande! Olly ex cantante dei mitici Shandon (quanto li amavo..) guida alla grande il combo, che come succede spesso in Italia è più conosciuto all’estero che in madrepatria, ma non c’è ovviamente da meravigliarsi!

La musica proposta è un rock di ottima fattura, che varia da pezzi tirati, quasi metal, a pezzi molto più intimi. Dopo la breve introduzione di “Never” si parte giù duri con la title track, colpisce il chorus molto anthemico mentre la base sonora è un bel mix di rock, street e una spruzzatina di glam, quello che si nota subito è l’ottima produzione di questo lavoro che va a collocarsi a livelli di oltreoceano!

Wasted” è ritmata, dura, rock puro che vi farà bruciare adrenalina, si sente la grande esperienza della band, niente è improvvisato basso cattivo, batteria che pesta, chitarre distorte, un gran pezzo! A sorpresa si presenta la cover della celeberrima “New York New York” versione decisamente elettrica e una grande interpretazione di Olly che ho sempre considerato un gran cantante ma in questo album va veramente oltre, dimostrandosi tra le migliori ugole in circolazione, non fosse altro per la grande duttilità delle sue interpretazioni, su cui poi tornerò più avanti!

A questo punto arriva “Bohemian Burlesque” che sin dal primo ascolto ho eletto miglior brano dell’intero album, non sò se a voi farà lo stesso effetto, ma per me è veramente una signora canzone! Non ci manca nulla, compreso un guitar solo che mi mette i brividi ogni volta che lo ascolto e siamo minimo alla ventesima… si passa da sfuriate durissime a una pacatezza inaspettata, dovete ascoltarlo e capirete cosa intendo!

Per farci calmare un pò arriva l’intima e malinconica “Sweet Enemy” con Luca Chiaravalli ospite al piano che per quasi un minuto e mezzo duetta da solo con Olly, ispirato più che mai, un’altra perla che si aggiunge all’ intero lavoro.

Si torna elettrici con “Scars” e qui mi soffermerei sul grande lavoro di Alecs alla batteria e Pelo al basso, dato che ci sono la formazione è completata dai bravissimi guitarist Lou Castagnaro e Filippo Dallinferno che spesso accompagna Olly alla voce. Per tornare al brano un’altra scarica di adrenalina pura, di rock si moderno ma con ampi riferimenti al passato, la mia seconda preferita, ma il tutto in una scelta difficilissima!

La seguente “Chevalier”  ha un suono molto più moderno, ma non perde certo in energia, come del resto tutto l’album, che nonostante sia composto da 14 brani non annoia mai! Prova ne è “Yvonne” altra concentrato di melodia mista a potenza in cui la voce di Olly che come dicevo prima è di una duttilità assoluta, a tratti qui mi ricorda Klaus Meine, e se ve lo dico io potete crederci.. non mi chiamo Klaus a caso.. eheheh!

Lady Motorcycle” deve un tributo a certo punk di oltreoceano, e nella sua orecchiabilità mi resta forse il brano meno interessante, ma è una mia opinione, perchè siamo sempre su livelli alti!

My Fenestration” parte quasi sincopata, ricordando qualcosa dei The Adicts, teatralità mista a rabbia, a ennesima riprova di uno stile musicale a tutto tondo. “Walk!” che conclude l’album ha un debito verso certe sonorità alla The Police, ovviamente riportate ai giorni nostri, progredendo poi infatti verso un rock molto modernista.

A questo punto è il momento di due bonus track tratte dal primo lavoro “Loverdrive“, completamente rifatte e che sono “Emily” che sicuramente molti di voi avranno visto nella versione video, bellissimo rock elettrico dove si può apprezzare lo stupendo lavoro di songwriting della band, davvero fiore all’occhiello della nostra scena.

Si chiude con “Small Town Boy” cover dello storico brano dance dei Bronski Beat di Jimmy Sommerville, ovviamente fatta alla The Fire, e che per i nostri gusti è nettamente superiore all’originale, non fosse altro che per l’impatto sonoro davvero potente!

Come chiudere questa recensione? Praticamente trovare qualcosa di negativo è impossibile, fare un cd con 14 brani e non annoiare mai è da grandi, tanto di cappello ai The Fire, e ora cerchiamo di portarli in alto anche in Italia, perchè in Europa già li apprezzano! Nota di merito anche alla Valery Records che non sbaglia praticamente un colpo, dimostrando una grandissima professionalità!! Peccato solo siano arrivati a fine anno, ma vorrrà dire che saranno nella mia top del 2010!

 

Klaus Petrovic

 

TrackList

01. Never

02. Abracadabra

03. Wasted

04. New York New York

05. Bohemian Burlesque

06. Sweet Enemy

07. Scars

08. Chevalier

09. Yvonne

10. Lady Motorcycle

11. My Fenestration

12. Walk!

Bonus Track:

13-Emily

14-Small Town Boy

 

  • Anno: 2009
  • Etichetta: Valery Records
  • Genere: Rock

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