Voto: 7

Ennesima fatica musicale per i bresciani Cadaveric Crematorium,  Grindpeace è un album strutturato bene (già nel titolo, a mio parere geniale) e suonato anche meglio.
L’album parte con un intro che, onestamente, pecca un po’ di monotonia, poiché sentito in diverse salse… avrei gradito di più un intro suonato, visto che la band ha eccellenti capacità per farlo.
Ora basta però, si attacca subito con “Necropolis pt I” e le chiacchiere stanno a zero. Come dicevo appunto prima, i ragazzi suonano ed anche bene, il ritmo di questo pezzo è schizzato e martellante, i suoi continui cambi di ritmo, anche nel timbro vocale, tanto mi fanno tornare in mente i Crisis di Deathshead Extermination, ottimo pezzo.
“Quad Damage” non lascia nemmeno il tempo di capire che razza di autotreno sia arrivato addosso a chi lo ascolta, che ti spara dritto in una pazzia musicale degna degli Strapping Young Lad di City, che dire altro pezzo stupendo dove il batterista comincia a dimostrare tutta la sua tentacolarità.
“Nessun Muoia” lo ritengo un buon pezzo carico di goliardia, fa sorridere è vero, ma chi pensa che manchi di energia e violenza non si aspetti clemenza.
“BBQ”: e continuano a fioccare pezzi bellissimi, veloce, violento, tecnico… degno dei Cadaveric Crematorium, peccato che i ragazzi comincino a prenderci gusto con questi intermezzi goliardici…
“Big Show”: pezzo molto più Fear Factory, ma con quel pizzico di personalità che lo rende unico. Veramente fantastica la sessione ritmica, una maturità tecnica che ho ascoltato poche volte in questo genere.
“Matando el Torero” mi porta subito sul pianeta dei Cephalic Carnage, precisamente su Xenosapien, altro pezzo che lascia senza fiato, la batteria ormai è una macchina da guerra che non credo si possa fermare.
“The Butcher chapter I” è un pezzo che mi è piaciuto parecchio, forse perché come sound è tanto Suffocation, ma fatto sta che la band non si smentisce e sforna l’ennesimo pezzo degno di appartenere a quest’album.
“Non Piangere (Don’t Cry)” ok ragazzi va bene la goliardia, la simpatia, tutto ciò che volete, ma io ne avrei fatto a meno.
“Human Butcher & The Living Dead”: si torna a suonare, chi prima ne ha approfittato per fare una pausa, ha fatto bene perché si torna ad alti livelli, nessuna pietà in questo pezzo, adrenalina pura. Non violenza allo stato brado ma anche ottimo gusto compositivo.
“Rutta che ti Passa”: un pezzo simpatico ma che non regge il confronto con gli altri. Peccato, simpatico ma lascia il tempo che trova.
“Subunderground- Benighted and Mocked”: quando si ci mettono i ragazzi fanno davvero male, non sentivo un pezzo che incastrasse così bene i cambi di tempo da un bel po’, davvero lodevole, pezzo figlio del grind più tecnico di ultima generazione che i Cadaveric Crematorium incarnano egregiamente.
“Grindpeace”: che botta nei denti questo pezzo, un pezzo così è degno dei migliori Cripple Bastards. Una altra prova della concezione di estremo in musica da parte della band che lascia allibiti.
Outro, come per l’intro l’avrei gradito suonato viste le potenzialità espresse fin’ora.
Se non si era capito, quest’album mi è piaciuto parecchio. Di sicuro i Cadaveric Crematorium non hanno bisogno di presentazioni, ma la loro maturità tecnica e compositiva è in continua crescita. Ottimo sound, buona produzione, peccato per gli eccessivi momenti simpaticamente goliardici, ma a parte questo, album assolutamente da ascoltare.

Furia “Hellcommander”

 

Tracklist:

01. Intro
02. Necropolis pt. I (Living in a Fish Ball)
03. Quad Damage
04. Nessun Muoia
05. BBQ
06. Big Show
07. Matando el Torero
08. The Butcher chapter I
09. Non Piangere (Don’t Cry)
10. Human Butcher & the living Dead – chapter II
11. Rutta che ti Passa
12. Subunderground: Benighted and Mocked
13. Grindpeace
14. Outro

 

  • Anno: 2008
  • Genere:
  • Etichetta: Punishment 18 Records

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