A non molta distanza dall’uscita del loro album “Perdutamente” intervistiamo la band mantovana…

Come nasce il progetto Sutuana?

M: Ciao Mandy, il progetto Sutuana nasce agli inizi del 2006 quando quattro amici musicisti uniscono le forze per dedicarsi alla sfrenata passione per l’hard rock. Sin dall’inizio l’intenzione è quella di produrre musica originale, ma per motivi di “visibilità” nel primo anno abbiamo proposto in sede live un repertorio esclusivamente cover, per poi cominciare a scrivere nel 2007 i primi brani figli di Sutuana. Nello stesso anno abbiamo registrato il promo “Porco Giochi”, contenente i primi tre frutti del nostro entusiasmo, ma ovviamente non essendone mai sazi abbiamo continuato a scrivere e comporre fino a quando l’anno scorso con un cospicuo numero di song ci siamo adoperati per dare alle stampe il nostro primo album “PerdutaMente…”!

Curiosità, il nome da cosa deriva? Anche se una mezza idea ce l’abbiamo.. 😀

L: Eheheh… il nome deriva dal cellulare, scrivendo un sms utilizzando il t9 e componendo la parola “puttana” viene invece riprodotta la parola “sutuana”. Cosi quando è stato il momento di decidere il nome, fra le centinaia di proposte abbiamo scelto appunto Sutuana! Perchè è una parola sola e quindi facile da ricordare, perchè giocosa al punto giusto da rimanere in testa e colpire per curiosità l’attenzione e perchè comunque “attuale” (visto che nasce dai cellulari)! Ma in realtà è perchè il nostro vero scopo è diventare famosi in Giappone… Sutuana san…

Come nasce un vostro brano?

M: I principali compositori dei brani sono Lorenzo, soprattutto per quanto riguarda le musiche, ed il sottoscritto, che cura maggiormente il versante testi. La nascita delle nostre canzoni nasce da un’idea, un riff, una melodia che “ci frulla nel cervello” e che, arrivati in sala prove, proponiamo a Gianluca e Diego, coi quali viene sviluppata, arrangiata e completata. Cerchiamo sempre di evitare durante il processo creativo di cadere nella banalità,  nel “già sentito”, prestiamo molta attenzione a forgiare qualcosa che sia realmente originale.

Dall’uscita di Perdutamente ad oggi che bilancio potete fare?

M: Assolutamente positivo. Si pensi solo che nel giro di sei mesi delle 500 copie stampate ne sono rimaste poco meno di un centinaio, un’incredibile dimostrazione di quanto interesse abbia suscitato la nostra musica. Ma la soddisfazione più grande è arrivata dalle recensioni: delle quasi quaranta dedicateci solo 4 o 5 sono da considerarsi negative, tutte le altre ci hanno resi orgogliosi del nostro lavoro, siamo stati ottimamente recensiti persino in Colombia (MundoRock.org), Ungheria (LemezKritika.hu), America (DangerDog.com) e Belgio (MetalToInfinity).

Riuscite a suonare live, o come molti gruppi trovate difficoltà? Vi affidate ad agenzie o fate da voi?

M: Mmm, nota dolente… soprattutto per chi cerca di proporre musica originale. Purtroppo nella nostra zona e limitrofi l’unico modo che abbiamo per “sopravvivere” è accostare a pochi estratti da “PerdutaMente…” (in genere non più d’una ventina di minuti) un repertorio live cover che si riconduce alle nostre più forti radici, per es. Europe, Bon Jovi, Ozzy… al momento non abbiamo ancora avuto interessamenti da parte di agenzie, fortunatamente però quando facciamo tappa in locali “nuovi” (per la prima volta), una volta assistita ad una nostra esibizione, i gestori non esitano a richiamarci per la stagione successiva.

Progetti futuri?

M: Beh, stupirvi col successore di “PerdutaMente…”! Siamo già a buon punto per quanto riguarda la stesura delle nuove canzoni, come sempre saranno il risultato di folli distorsioni, tanta passione e tanti generi, perché per noi la musica è tutta immensamente splendida, e non vogliamo limitarci solo a ciò per cui qualcuno ha provato ad etichettarci! Speriamo inoltre di portare la nostra proposta live sempre più “lontano” e con maggiore frequenza, adoriamo il feeling che si instaura dal palco coi nostri sostenitori, non ci stancheremmo mai!

Intervista a cura di Ursula aka Mandy

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