Voto: 7
I Mass Obliteration provengono dalla capitale e propongono un death metal molto marcio e diretto, decisamente privo di fronzoli e forse un po’ atipico per quanto riguarda i testi (contenenti feroci accuse alle guerre, in particolar modo quelle civili). “Fratricide” arriva a due anni di distanza dal precedente ep “Abrahamithic Curse”, e vuole servire da rampa di lancio per una serie di concerti e per la ricerca di un’etichetta discografica.
Dal punto di vista tecnico il livello raggiunto dai Mass Obliteration è notevole: ascoltare per credere le trame di batteria, piene zeppe di doppio pedale “a mitraglietta”, gli intrecci tra chitarre e basso e magari anche i taglienti assoli, vera e propria ciliegina sulla torta in più di un pezzo.
Fin dai primi secondi “Fratricide” si rivela un lavoro di notevole impatto: la barriera sonora eretta marcia impetuosa come un carro armato, aggredisce qualsiasi ostacolo che incontra, e non lascia all’ascoltatore neppure un istante per riprendere fiato.
“Nekare” colpisce fin dal primo momento, configurandosi forse come l’episodio migliore del lotto: un pezzo oscuro e potente, fondato sull’alternanza tra momenti più cadenzati (durante i quali la batteria pesta comunque come un tritacarne) e furiose ed improvvise accelerate.
Altro brano molto diretto e immediato è il pezzo conclusivo, “Lathe Biosas”, aperto da un riff- peraltro molto accattivante- che parrebbe abbassare i ritmi: impressione ovviamente errata, in quanto dopo un rapido stacco si torna a pestare duro sulle pelli.
Gli altri due brani necessitano invece qualche ascolto in più per poter esser metabolizzati del tutto, specialmente “Mashom”, che a mio avviso non è adattissima nel suo ruolo di opener (carine però quelle note di basso che emergono dal nulla!).
I poco meno di venti minuti di “Fratricide” scorrono in fretta e piacevolmente, senza però riuscire a porre i Mass Obliteration considerevolmente al di sopra dello standard del panorama musicale odierno. Quello che manca veramente sono dei pezzi in grado di esaltare anche chi non fa colazione a base di pane e death metal: probabilmente “Fratricide” resterà un prodotto di nicchia, rivolto ad una ben determinata tipologia di pubblico.
Rimando in ogni caso ulteriori impressioni all’ascolto del full-lenght, la cui realizzazione dovrebbe essere ventura.
Francesco S.
TrackList
01. Mashom
02. The Remains of Hate
03. Nekare
04. Lathe Biosas
- Anno: 2009
- Etichetta: Autoprodotto
- Genere: Death Metal
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