Voto: 8

Fa uno strano effetto recensire un prodotto avendo già avuto tra le mani il lavoro successivo: vengono a perdere senso tutti i discorsi su linea evolutiva, miglioramenti et similia. Fingerò quindi di non conoscere affatto il recente ep dei Mass Obliteration, intitolato “Fratricide” (in ogni caso trovate la recensione sul sito), e di sapere solo che ho di fronte una band che suona death metal.
L’apertura di “Abrahamithic Curse” è affidata ad una strumentale molto valida, dal titolo “Shrine Of The I pt.1” (prima di tre strumentali dallo stesso titolo collocate rispettivamente in apertura, in posizione centrale e in chiusura, quali a voler scandire una divisione in più parti del disco, od una sorta di regolarità intrinseca): si tratta di un ottimo brano, piuttosto rallentato e cadenzato, più tirato nella parte centrale (bello il giro di batteria), ottimo per “scaldare” l’ascoltatore prima di lanciarlo nella follia sonora che lo attente.
“Abrahamithic Curse” appare fin dai primi istanti molto piacevole ispirato, ricco di idee che hanno trovato l’opportuna realizzazione in fase compositiva. Le chitarre hanno un suono bello potente e aggressivo, pulito negli assoli e nei passi più melodici, sporco quel tot che non guasta durante i momenti di aggressività; ma quello che è una piacevole sorpresa è il basso, collocato in primo piano in più di un’occasione e comunque sempre presente e mai rilegato nelle retrovie. A ciò vanno aggiunti una batteria tellurica e instancabile, in grado di cimentarsi in passaggi piuttosto ardui, ed un ferocie vocione growl che si staglia su tutto il resto.
Dato che ho già citato la strumentale “Shrine Of The Eye pt.1”, tanto vale dire subito che anche la terza- e ultima- parte è un gran bel pezzo, tutto costantemente in crescendo, che continua sulla stessa riga della sua “nonna”, tra riffoni rocciosi e assoli da pelle d’oca, mentre la seconda parte è a conti fatti un breve intermezzo di basso, finalizzato a spezzare momentaneamente i ritmi.
Anche gli altri brani risultano convincenti. I nemmeno tre minuti di “Supremacy” danno subito un’idea di cosa aspettarsi dai Mass Obliteration: riffoni granitici, pesanti e cadenzati, lyrics feroci, improvvise accelerate, brevi break e ripartenze al vetriolo.
“From beyond” prosegue sulla stessa linea, ricordando i primi episodi- quelli più marci- dei Morbid Angel e giovando di un sound insano e di un assolo molto carino che, oltre a rendere grazia alle chitarre, dona un momento di pausa in mezzo a tanta aggressione.
Si preme maggiormente sul pedale in “Balls torture for preacher”, song la cui sezione ritmica risulta particolarmente interessante in alcuni passaggi, nonostante il brano in questione non sia tra i migliori del lotto. Volendo fare un paragone, è come un razzo che tarda ad esplodere.
Ben diverso è il caso di “Eudaimonion”, gran ben pezzo che si destreggia tra riff incalzanti e accelerazioni improvvise mantenendosi fedele ad una ferocia di fondo contornata da una velata oscurità intrinseca; e oltretutto lascia il dovuto spazio anche alla melodia, dando vita (oltre che ad un interessante break di solo basso) ad un bel solo finale che conduce alla strumentale conclusiva.
Adesso che sono giunto alla fine concedetemi un paragone: personalmente ho apprezzato molto di più questo “Abrahamithic Curse” rispetto al successivo “Fratricide”. De gustibus…

 

Francesco S.

 

TrackList

01. Shrine of the I pt.1
02. Supremacy
03. From beyond
04. Shrine of the I pt.2
05. Balls torture for preachers
06. Eudaimonion
07. Shrine of the I pt.2

 

  • Anno: 2007
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Death Metal

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