Voto: 8.5

Quando ho scoperto che il mio gruppo (i T-Mule) condivideva la compilation “Italian Thrash Universe” con gruppi come gli SRL, mi ricordo che mi sono messo ad ascoltare con attenzione tutte le tracce… e tra atroci risate ho scoperto la fantastica “Nata Troia” dei Subhuman.
Il gruppo in questione è originario della Toscana (Pisa) e il suo stile affonda le radici nella vecchia scuola del thrash old style, bello battuto, potente e aggressivo, con una piccola dose (secondo me) di modernità, specie nell’utilizzo dei registri vocali e di sezioni ritmiche breakdown style. Il risultato è una scarica di pugni e calci nello stomaco e l’irresistibile voglia di fare casino… complici anche i testi rigorosamente in italiano che a volte sono quasi umoristici, ricchi di giochi di parole, vagamente ambigui.

Questo “Profondo Rozzo” scivola via veloce, senza attrito, coinvolge l’ascoltatore, che dal canto suo rimane incollato a sentire questi scream lunghissimi e malvagi, sotto una sezione ritmica quasi perfetta per gusto e costruzione, precisa e violenta.
Il disco si apre con “Profondo Rozzo”, che viene introdotta da un assolo veramente bello che raggiunto il suo climax lascia esplodere la canzone; a seguire Nata Troia, che si apre con la voce di Laura Panerai, ritmatissima… in live deve essere qualcosa di devastante.

L’album si articola attraverso altri sette capitoli di puro thrash durante i quali possiamo sicuramente apprezzare la tecnica e la bravura dei componenti che alternano momenti tecnici ad episodi più diretti, mantenendo sempre la tensione molto alta; il punto di forza è secondo me la batteria che è sempre molto serrata, trascinante e sicuramente tecnicamente molto valida: tutto è sempre molto ben dosato senza mai essere percepito come claustrofobico o scontato. Insomma complimenti.

In questo contesto ritmico molto valido si sviluppano assoli a volte quasi shred che impreziosiscono il tutto, senza per altro annoiare.
A chiudere il cerchio troviamo “1110 giorni” che a dispetto delle altre tracce è più lunga e articolata, in cui si alternano anche momenti più riflessivi e cadenzati… con un bel finale toscano (sorpresa!).

Ci troviamo di fronte ad album di sano thrash in cui ci sono tante idee ben sviluppate. Non ci sono vere e proprie pecche, solo dei piccoli appunti (probabilmente solo di gusto personale) riguardo i registri vocali più bassi (che possono essere resi più convincenti) e all’album in toto (parlo del fatto che la tensione è spesso sempre al massimo e un momento di respiro in più avrebbe reso l’ascolto ancora più gradevole di quello che è stato, poiché più vario). In ogni caso un gran lavoro, una band molto promettente.

Una traccia su tutte è difficile… sarà che “Nata Troia” la so a memoria, ma consiglio vivamente “Trenta Denari”. Conto di condividere il palco con voi appena possibile!
“Meglio i Subhuman in casa, che il metalcore all’uscio.”

 

Teo Mule

 

TrackList

01. Profondo Rozzo
02. Nata Troia
03. Tranta Denari
04. Mafia
05. Odio chiama Odio
06. Babbo Fatale
07. Il Bersagliere Ha 100 Penne
08. Infamia e Potere
09. 1110 Giorni

  • Anno: 2009
  • Etichetta: Maple Metal Records
  • Genere: Thrash Metal

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