Voto: 8.5

E’ possibile provare strane e spiacevoli sensazioni ascoltando un disco? E se fosse questo il messaggio da trasmettere all’ascoltatore?
“In a life of death to nothing” è il primo demo dei lombardi Unconventional Disruption, 5 pezzi violenti, brutali, annichilenti.
La formazione è classica: due asce (Max e Teo), due picchiatori ritmici (J.D basso e Manuel “Dual Core” batteria) e una voce (Gory) se così si può chiamare lo scream/growl che ben si amalgama alla durissima miscela sonora fatta di death, grind, brutal e industrial.
Strane e spiacevoli sensazioni dicevamo: provate ad ascoltare l’opener Bleeding Breed o Deformed Souls, opprimenti, come masticare carne putrida; se ne esce confusi, quasi non vediamo l’ora che finiscano, come chi corre dentro un labirinto di penombre e cerca di scappare, cerca la luce, cerca la vita.
L’affresco del male raffigurato in questo “In a life of death to nothing” è quasi perfetto: 5 pezzi dicevamo, ma forse sarebbe meglio dire un solo compatto muro di rumore che solo dopo numerosi ascolti ci permette di riconoscere la qualità di alcuni riff ma soprattutto la tecnica incredibile dietro alle pelli di Manuel.
Il demo è registrato benissimo il che permette di apprezzare la maniacale precisione ed il tecnicismo quasi ridondante di alcuni momenti; Meshuggah ma anche Cannibal Corpse tra i principali ispiratori degli UD quindi niente di nuovissimo, ma considerato che siamo all’esordio si meritano la sufficienza piena. Solo per i cultori del genere.

 

Filippo Marroni

 

TrackList

01. Bleeding Breed
02. Denaturalization of Ground
03. Melting of God
04- Deformed Souls
05. Rectitude?

 

  • Anno: 2009
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Grind/Death Metal

 

Links:

Bandcamp

Facebook

 

Autore